Le difese che un individuo può innalzare per evitare di cominciare a prendersi cura di se stesso possono essere riassunte in 5 punti. Leggi quali sono e come fare per superarle.
PENSARE CHE E’ STATO SEMPRE COSI’
Alcuni si dicono “sono sempre stato robusto, certo ora lo sono un po’ di più di quando ero giovane, ma come si fa a dire di no ad un bel piatto di pasta?”. Questo approccio indica che la persona ritiene di non poter migliorare la sua vita perchè ha sempre avuto quel problema (cioè l’essere sovrappeso) e arriva così alla conclusione che non c’è nulla da fare. In questi casi, le persone tendono a pensare che è il passato (e non il presente) a determinare il proprio futuro.
PENSARE CHE CAMBIARE NON E’ IMPORTANTE
Altri si dicono “va bene, dimagrisco, faccio sport oppure esco di più con gli amici, ma poi cosa guadagno? Io sto bene così, faccio la mia vita, lavoro, non ho malattie, nessuno si lamenta. Perchè dovrei cambiare quando sto bene davanti alla televisione?”. In questo caso, coloro che sostengono questo modo di vivere non sono per nulla consapevoli dei danni che crea una vita sedentaria e percepiscono solo il fastidio derivato dall’intraprendere attività che non siano quelle abituali.
PENSARE CHE C’E’ SEMPRE QUALCOSA DI PIU’ IMPORTANTE DA FARE
Altri ancora sono convinti che “sarebbe bello avere del tempo da dedicare a me stesso, ma è così che va la vita, sono sempre di corsa e non ho mai un minuto per me”. Rispetto agli inconsapevoli, queste persone avrebbero l’intenzione di modificare in qualche modo la loro vita, a ritengono di non averne il diritto poiché questo loro desiderio viene all’ultimo rispetto alle altre attività che hanno priorità assoluta e indiscutibile. Il loro atteggiamento si sintetizza nella frase “non ho tempo libero” che è come affermare che il proprio tempo libero è prigioniero delle incombenze quotidiane.
PENSARE CHE NON SI SARA’ CAPACI DI CONTINUARE
Alcuni si dicono “non avrò mai la pazienza e la perseveranza di seguire un programma di allenamento, ho già provato in passato e ho sempre abbandonato”. Esperienze negative di abbandono determinano una condizione di insicurezza che, a sua volta, mantiene l’individuo all’interno del suo modo di vivere. Le abitudini, anche se percepite negative, proseguono senza essere modificate, perché ci si è costruiti la convinzione dell’incapacità al cambiamento.
SENTIRSI RIDICOLI DAVANTI AGLI ALTRI
Infine è possibile pensare “in palestra mi sento ridicolo perchè sono tutti vestiti meglio e sono più bravi di me”. Questa ridotta accettazione del proprio fisico e della propria condizione di forma non aiuta ad inserirsi in un gruppo, a sentirsi a proprio agio. Si vorrebbe prima raggiungere una forma accettabile e poi partecipare alle lezioni di gruppo. Ovviamente ciò non è possibile e questo allontana le persone dall’intraprendere un percorso di benessere.
IL FITNESS SU MISURA
Lo sport è benessere ed educazione alla vita. Pertanto, se ci si muove per stare bene, ciascun individuo ha il diritto fondamentale di poter essere messo nella condizione di fare movimento. E’ proprio per soddisfare questa esigenza che da quasi 20 anni promuovo costantemente delle attività che vanno bene per tutti e che rispondono a 5 precisi bisogni:
- Bisogno di movimento: facile, sicuro e senza stress.
- Bisogno di educare il proprio corpo: la ricerca del benessere può venire soddisfatta attraverso una migliore percezione del proprio corpo.
- Bisogno di autorealizzazione: aumentare e mantenere nel tempo una condizione di benessere psicofisico soddisfacente.
- Bisogno di appartenenza: fare gruppo e allenarsi divertendosi.
- Bisogno di gioco e avventura: vincere la propria sedentarietà e le proprie resistenze per ottenere la soddisfazione di un proprio desiderio.
Sei pronto a diventare “fitness” anche tu?
