I tre passi per una vita migliore

Le regole da seguire sono molto semplici. Basta solo un po’ di coraggio e tanta buona volontà. Vediamo insieme quali sono.

Sono sicuro che come me, anche tu, tutte le mattine ti svegli per affrontare la giornata nel migliore dei modi, per superare tutta quella serie di giustificazioni che sono nella tua testa e che non ti hanno ancora permesso di raggiungere i tuoi obiettivi. Quante volte ti sei detto “da lunedì mi metto a dieta” e poi, un aperitivo, una cena fuori, una festa di compleanno, e tutto è andato a farsi benedire? Quante volte ti sei detto “da settembre (e/o dal nuovo anno) inizio a fare un po’ di ginnastica” e poi, il lavoro, un impegno improvviso, un’influenza o un piccolissimo infortunio, ti hanno fatto deragliare verso altre direzioni? Tutti vogliamo avere una vita da 10, o per lo meno la sogniamo, ma solo il 5% delle persone riesce a farlo. Tutti gli altri si accontentano di una vita mediocre e vivono nel rimpianto di non essere riusciti a raggiungere ciò che desideravano. Magari dando la colpa ad eventi esterni che nulla hanno a che fare con quel viaggio che loro stessi, senza nemmeno saperlo, si sono negati. Ma come possiamo fare per rientrare in questo 5%? Già il solo fatto che mi stai seguendo, che stai leggendo il mio blog e, in particolare, questo articolo, mi fa sospettare che non sei più disposto ad accontentarti. Ecco perché ho deciso di premiarti e di indicarti quali sono i tre passi fondamentali per uscire dalla mediocrità in cui versa il 95% delle persone.

Il primo gradino che dobbiamo fare, per innalzarci al di sopra di questa percentuale, è quello della consapevolezza. Dobbiamo comprendere e accettare che la maggior parte delle persone non farà mai questo passo e continuerà a vivere una vita fatta di problemi e di rimpianti. Molte di queste persone sono nostri familiari, nostri amici e dobbiamo avere ben chiaro, nella nostra testa, che non possiamo fare nulla per “svegliarli” e fargli fare il nostro stesso percorso. A meno che, noi stessi, non diventiamo un esempio da seguire. Ricorda che per cambiare il mondo, dobbiamo prima cambiare noi stessi. Pensaci giusto per un minuto: tutti vogliono essere felici, eppure pochissimi riescono ad esserlo sul serio. Tutti vogliono una vita meravigliosa, eppure pochissimi riescono a viverla così come l’avevano sognata. La maggior parte delle persone si arrende alle prime difficoltà, con il pensiero che il sogno che hanno fatto da bambini sia irrealizzabile. C’è chi si butta sul cibo, chi viene colpito da ansia e depressione, chi su rapporti affettivi disfunzionali, chi sul consumismo più spietato. Una società di malati cronici che non sa di essere malata.

Il secondo gradino è quello di comprendere il perché. Se adesso ti chiedessi: “la vita che stai facendo è quella che avevi desiderato? La casa, la famiglia, il lavoro, i sacrifici per portare avanti tutto… Era quello che volevi?”. E’ una domanda molto particolare perché mi capita spesso di percepire che c’è chi questo problema non se l’è mai posto e chi, pur essendoselo posto, si è convinto che un’altra strada non sarebbe comunque stata possibile. Anche io pensavo lo stesso. E pure c’era qualcosa dentro di me che voleva esattamente il contrario e che sapeva che un’altra vita era possibile. Una vita in cui la mattina mi alzavo e potevo essere libero di fare ciò che volevo, dove volevo e con chi volevo. Una vita da amare sul serio. Una vita di “successo”, dove successo sta per “far accadere le cose che desideriamo”.

Il terzo e ultimo gradino è quello di iniziare a fare qualcosa di nuovo e di diverso. Decidi cosa vuoi, il tuo obiettivo, il percorso che dovrai fare per raggiungerlo, tutto ciò che ti serve per poterlo centrare e parti! Inizia. Non domani, non lunedì, non il nuovo mese o il nuovo anno. Smetti di procrastinare e comincia il tuo viaggio. Per fare la vita che sogniamo dobbiamo essere pronti ad impegnarci con costanza e dedizione, un piccolo passo alla volta. E’ come una maratona: lenta e senza sosta. La tua vita inizierà a cambiare solo quando deciderai di farlo sul serio, quando capirai che ciò che hai non è quello che meriti e che puoi avere molto di più. Sarà il giorno più bello e importante della tua esistenza perché starai iniziando a cambiare anche te stesso.

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6 segreti per rendere migliore la tua giornata

Qual è il modo migliore per svegliarsi al meglio e rendere il tuo “buongiorno” un buon giorno per davvero? Continua a leggere e scoprirai i 6 segreti per partire, tutti i giorni, con il piede giusto.

Come ti ho spiegato in un articolo precedente, tutte le mattine ho la buona abitudine di alzarmi presto e di iniziare la mia giornata con una routine che prevede 6 attività ben precise. A ciascuna dedico 5 minuti e mi aiutano a svoltare la mattinata (e di conseguenza il resto della giornata), dandole una carica di energia e di positività davvero incredibile. Se non ci credi, ti invito a provarle.

RESPIRAZIONE

In silenzio, con le cuffie nelle orecchie e una musica meditativa di sottofondo, mi metto disteso sul tappetino con la testa su un piccolo cuscino e, ad occhi chiusi, inizio a concentrarmi sul mio respiro. Lo ascolto, lo visualizzo e lo percepisco, mentre tutte le ansie e tutte le preoccupazioni sul mio futuro svaniscono a poco a poco. Dopo qualche minuto mi rendo conto di essere completamente calmo, rilassato e leggero, in pace con me stesso e con il mondo che mi circonda. E’ una sensazione bellissima che riesco a tenere con me fino a sera.

VISUALIZZAZIONI

Sempre in silenzio, resto a terra con gli occhi chiusi e visualizzo la mia vita (come sono, dove sono, con chi sono) così come voglio che sia tra 5 anni. Sono sicuro che anche tu, come me, hai un obiettivo da raggiungere: essere più magro o più tonico, migliorare la propria salute, migliorare la propria posizione lavorativa o addirittura cambiarla, imparare una nuova lingua… Io ne ho uno molto importante (che ovviamente non scriverò) e ogni mattina dedico 5 minuti alla sua visualizzazione. Mi vedo, mi sento e mi percepisco come se quell’obiettivo fosse già stato raggiunto e ne avverto tutte le bellissime sensazioni. Ti assicuro che è una figata pazzesca. All’inizio mi è risultato un po’ difficile, oltre che strano, ma dopo qualche giorno ci ho preso gusto e mi sono reso conto che ogni volta, aggiungo un particolare in più.

AFFERMAZIONI

Parlarsi in maniera positiva e ripetere delle frasi a contenuto potenziante è un vigoroso promemoria per la nostra mente affinché ricordi, senza sosta, il suo enorme potenziale. Le mie sono brevi e concise e hanno su di me un potere davvero enorme. Mi permettono di far salire immediatamente l’energia e il buon umore (tant’è che le pronuncio sempre con un bel sorriso sulle labbra) e mi permettono di ricordare che possiamo raggiungere tutti gli obiettivi che ci prefiggiamo se pensiamo di esserne capaci. Non farti fregare dalla voce critica che dentro di te lavora incessantemente per buttarti giù. Zittiscila e concentrati su tutto ciò che va fatto e andrà bene.

RISVEGLIO MUSCOLARE

Ho scelto 5 esercizi, 1 minuto per ognuno, che mi permettano di mobilizzare un po’ tutto il corpo e di iniziare la giornata con maggiore efficacia. E’ davvero straordinario come pochi minuti di attività riescano a svegliarti e ad energizzarti regalandoti una sensazione che poi ti porti dietro tutto il giorno. E’ il mio lavoro principale e ne sono sempre stato consapevole ma farlo da solo, su di te, di primo mattino, te ne cambia completamente la percezione. Sono solo con me stesso e con il mio corpo e mi godo il suo risveglio.

JOURNALING

Scrivo su una tastiera da quando avevo poco più di 8 anni. Ho una bella calligrafia ma ci metto troppo tempo, così per il mio diario quotidiano preferisco usare il pc. Lo accendo e inizio a scrivere, prima di tutto, quello che mi è capitato il giorno prima. Se qualche evento mi spinge a fare qualche riflessione, a pormi qualche dubbio o qualche domanda, la metto nero su bianco nella convinzione che così facendo sarà più facile trovare una risposta. Sapere cosa si è e cosa si vuole è molto molto importante. Poi, proseguo con le tre cose a cui sono più grato in quel momento. Ogni volta che lo faccio, anche quando scrivo di cose che apparentemente, ai più, possono risultare negative, mi sento immediatamente più leggero e più sereno. Tutte le cose che accadano nella nostra vita sono destinate a farci diventare persone migliori. Non sprecare mai l’occasione di chiederti “cosa devo imparare questa volta?”. Infine, scrivo tre cose che renderanno favolosa la mia giornata, con l’augurio e l’intento di realizzare tutte.

LETTURA

Infine, dedico gli ultimi 5 minuti alla ri-lettura di un libro. Mi piace riprendere dei libri che ho già letto e cercare, tra le pagine, qualche frase o qualche concetto che magari mi era sfuggito oppure che ho dimenticato. Sono del parere che i libri vadano letti sempre più volte. Anche a distanza di tempo. Cambiamo continuamente e quello che per noi non era importante nel passato può essere invece fondamentale nel presente.

30 minuti. 5 per ogni attività. Basta veramente pochissimo per iniziare il proprio cambiamento. Io lo paragono a quell’immagine tipica dei cartoni animati di una volta in cui una palla di neve diventa, a poco a poco, una valanga. Si inizia con miglioramenti minimi e poi, di giorno in giorno, in maniera esponenziale, diventi sempre più felice, motivato ed ispirato. Non sono mai stato una persona eccessivamente “negativa” ma anche io, dentro di me, ho notato come queste nuove abitudini mi abbiano dato molta più energia, motivazione e lucidità, dandomi la possibilità di stabilire obiettivi sempre più importanti, ideare nuove strategie e mettere in pratica un piano d’azione per incrementare le mie potenzialità.

E’ una routine che ho imparato dal mio Mental Coach e che poi ho personalizzato in base alle mie conoscenze e che ho deciso di chiamare MattinAttiva. Perché non la provi anche tu?  Se hai bisogno di una mano per iniziare, sono qui per aiutarti. Non esitare a chiedere il mio aiuto.

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Migliora la tua vita con il Personal/Mental Coach

Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso di “Personal Coach” e di “Mental Coach”. Chi sono queste figure e quali sono i vantaggi che possono apportare alla vita di una persona?

Dopo aver spopolato in America, i trend messi in luce dalle ultime ricerche fatte in Europa sono molto chiari. Queste nuove figure professionali si stanno, pian piano, affermando anche nel Vecchio Continente, frutto anche dei numerosi benefici che le persone hanno dichiarato di aver notato dopo essersi affidati ai professionisti di questo nuovo settore.

Il Personal/Mental Coach è un facilitatore del cambiamento. Il suo intervento mira a guidare la persona in un percorso orientato al raggiungimento di obiettivi di vita, personali o professionali. Con le sue tecniche, migliora uno o più aspetti del comportamento di una persona, amplia le sue risposte comportamentali alle difficoltà della vita e gli fornisce nuove risorse con cui fronteggiare sfide e cambiamenti.

Tutti desideriamo cambiare qualcosa della nostra vita. Tutti aneliamo ad essere felici. Ma come in qualsiasi viaggio, c’è bisogno di capire da dove partire, dove andare e sapere perfettamente quando si è arrivati. E’ un percorso che non si può affrontare da soli ed è giusto intraprenderlo con qualcuno che ci sappia guidare alla perfezione. Queste figure hanno il compito di attivare le risorse che le persone hanno già dentro di se ma che per vari motivi non riescono a vedere e ad utilizzare.

Ora già so che ti stai chiedendo: “ma se il Personal/Mental Coach non crea nulla di nuovo e attiva ciò che è già presente, allora a cosa serve? Posso farcela anche da solo”. Se ci pensi per un attimo, è proprio questo ragionamento che, fino ad ora, non ti ha mai permesso di cambiare sul serio. Fermati un minuto e rispondi a queste domande: “quante volte ci hai provato? E quante volte hai fallito?”.

E’ vero che le risorse sono spesso già presenti ma non si sa come organizzarle bene ed utilizzarle al meglio. E’ un po’ come avere 1000 tessere di un puzzle sparse su di un tavolo e non avere la capacità di incastrarle per formare l’immagine voluta. Ecco, queste figure professionali sono quelle capaci di farti capire in che posizione metterle e di farti finalmente terminare il puzzle (e raggiungere l’obiettivo).

In alcuni casi, il Personal/Mental Coach, oltre al raggiungimento di uno specifico obiettivo, può determinare un vero e proprio cambiamento di tutta la persona, agendo su quel complesso ingranaggio che è la mente umana, con il suo insieme di emozioni, convinzioni, condizionamenti e capacità. Una vera e propria “magia” che permette a chi ne usufruisce di sentire con orecchie nuove, di vedere con occhi nuovi e di percepire la vita in un modo completamente diverso.

Se fai parte anche di tu di quel gruppo di persone che pensano di meritare molto di più di quello che hanno avuto finora, sia nel campo affettivo (familiari, amici, partner) sia in quello lavorativo (mansioni ricevute, colleghi, capo), allora il Personal/Mental Coach è la figura professionale che fa al caso tuo. Con lui, il cambiamento, è finalmente alla tua portata. Afferralo e non lasciartelo scappare!

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Smetti di sopravvivere e inizia a vivere!

La più grande rivoluzione che tu possa fare; la più difficile delle imprese che tu possa affrontare, eppure l’unica che abbia davvero senso, è cambiare te stesso. Inizia da qui.

Molto spesso mi sento dire la frase “non ho tempo” eppure la macchina biologica che ci permette di vivere e di fare tutto ciò che vogliamo, dovrebbe essere la cosa più importante di tutte. Quella da mettere in cima alla lista delle cose da tenere con cura e migliorare. Si è così occupati a “sopravvivere” che l’idea di trovare un po’ di tempo per se stessi, per il proprio corpo e la propria mente sembra qualcosa di assurdo, addirittura inutile.

E pure non conosco nessuno che non vorrebbe essere più in forma nel corpo e più felice nella mente. Anzi, paradossalmente tutti sanno cosa devono fare per raggiungere i due obiettivi appena citati ma… Non le fanno. Ti ci ritrovi anche tu in questa situazione? Se la risposta è si, devi assolutamente fare ciò che ho fatto anche io. 

Facevo già tanta attività motoria, ma per me era essenzialmente un lavoro e volevo trovare un po’ di tempo da dedicarmi in assoluta tranquillità. Inoltre non mi ero mai cimentato nello sviluppo personale e nella meditazione così ho preso in considerazione diverse opzioni. Ho scartato subito il pomeriggio (ho spesso parecchi appuntamenti) e la sera (ci arrivo troppo stanco) così ho valutato l’idea di trovare un po’ di tempo al mattino. Non sono mai stato una persona che ama svegliarsi alle 11, ma di certo non posso dire di essere uno che amava l’alba. Però, più ci riflettevo e più la cosa prendeva una sua forma e un suo senso.

Di mattino presto si è decisamente più energici e le cose ci riescono molto meglio. In un libro avevo letto che “la prima ora è il timone della giornata. Se durante la prima ora mi sveglio pigro e disordinato, la giornata che segue tende a risultare abbastanza pigra e confusa. Ma se mi impegno a rendere quella prima ora produttiva in maniera ottimale, anche il resto della giornata segue la stessa tendenza”. 

Ti assicuro che non c’è un momento migliore per farlo. Di mattina si è decisamente più produttivi, non possiamo mentire a noi stessi dicendoci “sono stanco” o “non ho tempo”, e soprattuto si inizia la giornata molto più carichi e ricchi di energia. Come dice il mio mentore Marco Martone: “Se vuoi che la tua vita sia differente devi innanzitutto desiderare di fare qualcosa di diverso”. E Marco ha sempre ragione.

Bastano esattamente 30 minuti. 5 minuti per ognuna delle 6 attività che ho scelto di fare. In ordine: respirazione, affermazioni, visualizzazioni, risveglio muscolare, scrittura di un diario e lettura. Ho scelto le cose che ho ritenuto avrebbero avuto un impatto immediato e tangibile sulla mia vita e devo dirti che lo hanno avuto per davvero. E’ stato facile svegliarsi un po’ prima. L’idea che queste cose avrebbero, giorno per giorno, cambiato un po’ il mio modo di vedere la mia vita e, di conseguenza, la mia stessa vita, mi ha dato l’energia necessaria per poter puntare la sveglia all’alba.

Se oggi posso dire di essere una persona diversa, molto più sorridente e, soprattutto, molto più produttiva, lo devo a questo cambio di passo. E forse, ancora più importante di ciò che ho scelto di fare e il modo in cui lo faccio: con piccole progressioni e con tanta costanza. A Napoli si dice: “dicette o pappice vicino a’ noce, ramm’ o tiemp’ ca te spertose”. Traduco per gli alto-atesini: “disse il verme alla noce dammi tempo che ti perforo”.

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Come avere una vita da 10

Se oggi posso dire di essere stato “fortunato” nel vivere dei momenti molto spiacevoli, sia in campo affettivo che in quello lavorativo, è perché quei momenti mi hanno dato la possibilità di crescere, di diventare una persona migliore e, di conseguenza, di essere la persona che sono oggi.

“Per operare cambiamenti profondi nella vita servono o l’ispirazione o la disperazione”

Anthony Robbins

Ho cambiato la mia vita tante volte per disperazione, solo dopo aver “toccato il fondo” (come dicono quelli bravi) ma con il senno di poi posso dire di essere molto grato a quel fondo, perché mi ha dato la spinta a risalire e a farmi raggiungere vette molto più alte di quelle da cui ero caduto.

La prima volta che ho toccato il fondo è stato per colpa (o per merito?) di una grande delusione d’amore. Nel 2011, questo folle sentimento mi ha fatto stare male addirittura per 4 anni, assorbendo energie che avrei potuto riversare in altri campi, come in quello familiare o lavorativo. L’amore è una parte importante della nostra vita, è un’energia che, se positiva, ci permette di fare cose inimmaginabili. Cose che pensavamo non fossero nemmeno alla nostra portata. Ma se si trasforma in abitudine, gelosia, possesso, in un sentimento che ferisce e uccide le proprie emozioni, diventa un pericolo per te che la vivi e per tutte le persone che ti stanno intorno.

La seconda volta che ho toccato il fondo è stato per colpa (o per merito?) di una grande delusione lavorativa. Nel 2017, lasciai il lavoro come Direttore Tecnico in un grande centro del Nolano, perché quello che mi era stato promesso non era stato mantenuto. Avevo solo due scelte, restare e subire oppure andare e ricominciare. Ovviamente ho scelto la seconda. E’ stata una delle prove più difficili della mia vita soprattutto perché è stato difficile parlarne e quindi ho vissuto tutto nella più completa solitudine, convivendo per mesi con la paura e il senso di incertezza.

Dico sempre che è stato lo sport a salvarmi la vita. L’attività motoria è un arma potentissima contro ansia, preoccupazioni, stress. Ti permette di pensare con maggiore lucidità, migliora il tuo stato d’animo e ti aiuta a trovare le migliori soluzioni ai problemi. Molti pensano che “muoversi” sia semplicemente un modo per tenersi in forma, perdere qualche chilo di troppo o per avere un fisico bello da vedere e da mostrare, ma è molto, decisamente molto di più.

Ed è proprio durante una sessione di allenamento che iniziai ad avvertire una discrepanza tra il mio corpo e la mia mente. Nei miei 20 anni di attività, avevo allenato costantemente la mia macchina biologica ma avevo dimenticato di fare altrettanto con la mia mente e sentivo che c’era qualcosa che non andava. Avevo pensieri e desideri che stentavo ad attuare per la mancanza di coraggio, quel mix di cuore e azione che sapevo avrebbe permesso alla mia vita di fare un salto di qualità.

“Il livello di successo che potete raggiungere supera raramente il livello di sviluppo personale, perché il successo è qualcosa che voi attraete in virtù della persona che diventate”

Jim Rohn

SBAM! Quando ho letto questa frase per la prima volta, è stato uno schiaffo in pieno viso. La verità è che pur desiderando una vita da 10 capii che non avrei mai potuto ottenerla se prima non fossi diventato una persona da 10. E’ un problema comune. Tutti desideriamo una vita da 10, nella vita privata, in quella professionale, in quella affettiva, in quella amicale, nell’area della salute e in tutti i campi possibili e immaginabili, ma se il nostro livello personale non è da 10, la nostra vita sarà una continua battaglia.

Il segreto è iniziare ad investire un po’ di tempo ogni giorno alla nostra crescita personale. Diventare quelle persone da 10 che possono vivere una vita da 10. Se non lo facciamo, quel successo a cui tanto aneliamo, non riuscirà mai ad essere nostro. Se vuoi cambiare la tua vita, devi iniziare adesso. Provaci.

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Come avere successo

Spesso confondiamo il successo con la “fama”, l’essere riconosciuti e ammirati da tutti. Invece è qualcosa di molto più intimo e personale e in questo articolo ti spiego come fare per poterlo raggiungere.

Ogni persona è degna di vivere una vita straordinaria, fatta di cose belle, di successi, di sorrisi e felicità, in tutti i campi in cui operiamo: negli affetti, nel lavoro, nella salute. Non solo perché questo fa bene soprattutto a noi, ma anche perché se siamo ciò che vogliamo essere, se i nostri pensieri sono in linea con le nostre azioni e noi siamo persone dalle vibrazioni sempre positive, possiamo diventare “contagiosi” (nel senso buono del termine eh!?) e possiamo far stare bene anche tutte le persone che ci circondano.

Pensaci: preferisci passare il tuo tempo con una persona triste, che si lamenta sempre di tutto e a cui non va mai bene niente, oppure con una persona felice, che trova una soluzione ad ogni problema e che ti ricarica di energia positiva? Ecco, sono sicuro che la tua risposta è ricaduta sulla seconda opzione. E allora perché non essere tu quella persona?

Se pensi che ciò che hai non è in linea con ciò che meriti devi smettere di accontentarti (magari per far felici le persone che ti sono accanto) e iniziare a darti da fare, magari acquisendo delle nuove competenze o iniziando a fare cose nuove. Il successo non si raggiunge da un giorno all’altro, va costruito piano piano, cambiando prima di tutto se stessi. Se prima non si diventa la persona capace di gestire un nuovo livello della propria vita, questo livello ci sarà sempre negato. La conosci la storia del giardino e delle farfalle? Bisogna curare il primo, per far arrivare le seconde. Altrimenti l’energia che impiegherai per poterle “catturare” sarà decisamente più alta e più vana.

Chi non ha mai sentito il proverbio: “il mattino ha l’oro in bocca”? Dalle mie parti si dice che i “detti antichi non falliscono mai” e inizio a credere che sia davvero così. Questo proverbio, infatti, intende dire che per ottenere ottimi risultati nel campo produttivo, è consigliabile sfruttare le ore del mattino. Ti assicuro che da quando mi sveglio presto e, prima di iniziare la mia giornata, eseguo una routine mattutina fatta di meditazione, affermazioni positive, visualizzazioni, diario e attività motoria, la mia vita è profondamente cambiata. Giornate che iniziano storte, finiscono storte, sei d’accordo? E allora perché non cambiare questo stato di cose e iniziarle (e finirle) nel miglior modo possibile? Gli affetti, il lavoro, la salute e, in generale, il tuo stato generale, migliorerà dal primo giorno e metterai il primo mattone a quello che sarà il più bello e il più grande cambiamento della tua vita.

Già vedo la tua faccia e ti sento dire: “ma io non sono fatto per svegliarmi presto la mattina”. Me lo ripetevo anche io prima di iniziare a svegliarmi alle 7:00 (attualmente mi sveglio alle 6:30) e iniziare a lavorare, in maniera effettiva, alle 9:00. Se vuoi avere successo, in qualsiasi campo della tua vita, devi iniziare da questo primo, fondamentale passo. Se vuoi migliorare il tuo aspetto fisico, se vuoi aumentare i tuoi profitti, se vuoi acquisire nuove competenze, se vuoi cambiare i tuoi atteggiamenti e i tuoi comportamenti e renderti più forte e sicuro di te, devi iniziare da qui: svegliarti prima e iniziare a fare una serie di cose che, inizialmente, ti sembreranno un po’ strane, ma che con il tempo, diventeranno delle nuove abitudini di cui non potrai fare più a meno.

Quando ho iniziato io, non solo non amavo svegliarmi presto, ma attraversavo una fase della mia vita in cui sapevo che volevo delle cose nuove ma non sapevo come poterle ottenere. Ecco, anticipando la sveglia e iniziando a fare questi brevi esercizi, sono riuscito pian piano a trasformarmi, a diventare una persona migliore e a cambiare la mia vita. Oggi, quando suona la sveglia (in realtà mi sveglio prima che suoni), mi alzo dal letto come se fosse il mio primo giorno di vacanza: sorridente, energico e con una voglia matta di scoprire cosa mi riserverà la giornata. Senza accorgermene, giorno dopo giorno, solamente cambiando la mia routine mattutina, ho scoperto di aver cambiato anche la mia vita. Perché non ci provi anche tu?

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Diventa una persona da 10!

Amore, soldi, fortuna. Tutti abbiamo il diritto di vivere la vita che abbiamo sempre sognato. Se pensi che non sia possibile ti stai sbagliando e in questo articolo ti spiego perché.

“La vita è troppo breve” è un detto che si sente ripetere abbastanza spesso da sembrare un cliché, ma stavolta è vero. Non si ha abbastanza tempo a disposizione per essere infelici e mediocri. Non solo non ha senso esserlo, è proprio doloroso.

Seth Godin

Da piccoli, quando cresciamo e via via tagliamo i vari traguardi della vita, ci dicono che possiamo fare, essere o avere qualsiasi cosa noi desideriamo. Eppure, man mano che si diventa grandi, questi desideri diventano sempre più lontani e sbiaditi. Non solo non li realizziamo ma nella maggior parte dei casi ce ne dimentichiamo (addirittura!). Ecco perché le domande che sto per farti adesso richiedono un minimo di attenzione e una breve pausa di riflessione per pensarci bene:

Stai facendo ciò che desideri?

La tua vita è esattamente come la volevi tu o, invece, è come ti hanno detto che era giusto volerla?

Sono sicuro che in un angolo del tuo subconscio c’è un seme piccolo piccolo che ogni tanto ti chiama e ti dice “mi hai dimenticato, io sono ancora qui, pronto a fiorire” ma tu, un po’ per pigrizia, un po’ per paura di stravolgere tutto, ogni volta lo metti a tacere. Ti sei detto che “chi si accontenta, gode” e hai finito per scendere a compromessi, accettando molto meno di quello che erano i tuoi desideri. La verità è che chi si accontenta non gode, muore. Muore lentamente ogni giorno e finisce con il vivere una vita infelice, fatta esclusivamente di piccole gioie momentanee (quasi sempre materiali). Se ti riconosci, vuoi smettere di accontentarti e sei pronto a metterti in discussione, continua a leggere. Altrimenti fermati qui e torna alla tua quotidianità.

Sento dire spesso che “la vita è una sola e va goduta a pieno” ma io conosco davvero pochissime persone che lo fanno per davvero. La maggior parte della gente si accontenta di vivere una vita “mediocre”, accettando passivamente tutto ciò che gli capita e pensando che quello che ha è il meglio che può avere. Anche alcune persone di successo, magari nel campo degli affari, conducono una vita “mediocre” in altri campi, come in quello affettivo/relazionale o della salute. Ne conosco tantissimi che si “fingono” felici e poi non lo sono. Io però sono qui per dirti che noi non siamo fatti per accontentarci. E che farlo non è soltanto deleterio per noi ma anche per tutte le persone che ci circondano e che vogliamo bene. Sono qui per dirti che puoi eccellere in tutti i campi della tua vita e avere felicità, salute, soldi e amore. Vuoi essere felice 1 o 10? Vuoi essere in salute 1 o 10? Vuoi essere ricco 1 o 10? Vuoi un amore da 1 o da 10? Sono sicuro che nessuno mi ha risposto con un numero inferiore a 10 eppure se sei qui a leggermi vuol dire che questo 10 non l’hai ancora raggiunto. Ti assicuro però, che arrivare a toccare e ad abbracciare questo 10 in tutte le aree della tua vita è davvero possibile e basta lavorarci un po’ tutti i giorni. Puoi iniziare a pensare come una persona da 10 e diventare, pian piano, una persona da 10.

So che è complicato credermi. Magari ci hai provato tante volte ma hai sempre fallito, registrando, dentro di te, la convinzione limitante di non esserne capace. Sbagliato. Ti capisco perché ci sono passato anche io che mi sono ritenuto sempre un “mediano” (nel calcio è colui che passa la palla all’attaccante e lo fa segnare). Ho sempre pensato di non essere uno da goal e mi sono sempre tenuto in disparte, passando la palla a chi pensavo fosse più bravo di me. Poi ho iniziato a zittire quella voce critica che limitava tutti i miei desideri e ho cominciato a pensare che anche io potevo segnare e vincere la mia vita. Sto cercando di farti capire che la nostra esistenza sulla terra può essere un avventura davvero straordinaria se solo inizi a crederci sul serio.

Iniziamo?

Iniziamo un percorso insieme?

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Puoi farcela anche tu!

Se hai provato e riprovato a raggiungere dei risultati ma non sei mai riuscito a raggiungerli è probabile che ti manchi ancora qualcosa. In questo articolo ti spiego come acquisirlo e a tagliare il traguardo della vittoria.

Quante storie conosci di persone che “ce l’hanno fatta”? Ci sono tantissimi esempi (famosi e meno famosi) di persone che sono riuscite a superare le difficoltà che la vita gli ha messo davanti. Persone che hanno fatto degli ostacoli una spinta propulsiva a raggiungere obiettivi che mai si sarebbero sognati di raggiungere. Come quelli che ho raggiunto io dopo la crisi finanziaria che mi ha colpito nel 2017. E se io sono riuscito a superare una delle cose più umilianti per un essere umano e a passare da una situazione disastrosa ad una vita di successo, allora non hai nessuna scusa per non superare tutti i limiti che ti sei imposto finora e raggiungere finalmente, anche tu, gli obiettivi che hai sempre sognato. Nessuna.

“Se ce l’ha fatta lui ce la posso fare anche io”. Ti sei mai posto questa domanda? Io tantissime volte. Rilfettici un secondo. Nessuna persona al mondo è un supereroe. Tutti nasciamo con lo stesso potenziale. La differenza tra chi ha raggiunto già il suo obiettivo e tu che stai leggendo è che il primo ha lavorato affinchè potesse far diventare realtà tutto ciò che aveva nella sua testa. Non è assolutamente una questione di fortuna, ma di mindset e tanto tanto lavoro per ottenerlo.

Io non sono un grande appassionato di calcio ma qualche sera fa, mi sono imbattuto nel documentario su Francesco Totti (calciatore e capitano della Roma per anni). A tre mesi dal mondiale che poi vincemmo nel 2006 a Berlino, subì un infortunio alla caviglia che lo costrinse addirittura ad una lunga operazione. Probabilmente chiunque si sarebbe arreso e avrebbe gettato la spugna, ma la forza di volontà e lo smisurato desiderio di partecipare ai mondiali, il giusto mindset e tanto tanto lavoro fisico e mentale, gli diedero la spinta giusta e a rimetterlo in sesto prima della partenza. Il resto, è storia.

Tutto inizia con l’accettare la piena responsabilità di ciò che ci accade, tutto. Ogni aspetto della nostra vita, dalla salute al lavoro, dagli affetti al denaro, dobbiamo iniziare a pensare che non è mai colpa di qualcun altro. Facendo questo brutto gioco al massacro, diamo alle altre persone un potere incredibile, e fino a quando non glielo togliamo, fino a quando non accettiamo che la nostra vita dipende solo da noi, dai nostri pensieri e dalle nostre azioni, non riusciremo mai ad eccellere e ad avere il successo che meritiamo. 

Facendo di nuovo un piccolo passo indietro nel 2017, nel mio caso avrei potuto fare due scelte. Dare la colpa alla persona che mi aveva convinto a fare quella scelta azzardata e rimanere fermo lì a rimuginare per mesi e mesi, perdendo soldi, energia e altro preziosissimo tempo, oppure assumermi la responsabilità di tutto quello che era successo, farne tesoro, capire dove avevo sbagliato (per non farlo una seconda volta) e andare avanti per ricostruire tutto da capo e meglio.

La cosa più importante non è trovare il colpevole di ciò che ci capita. La cosa più importante è che ci si impegni a lasciare il passato dov’è giusto che resti e a rendere le nostre vite così come pensiamo di meritare. Come ripeto spesso nelle mie meditazioni (eh si, medito parecchio e lo consiglio anche a te): “il passato è passato e non si può cambiare. Il futuro è futuro e non si può prevedere. Rimani nel momento presente, nel qui ed ora, che è l’unico tempo che vale la pena vivere”.

Qualsiasi sia la situazione in cui ti trovi adesso, sappi che è solo un momento. Un periodo transitorio che è destinato a passare e che ti serve per imparare qualcosa. Prima capisci la lezione, la interiorizzi e la fai tua e prima arriverà un cambiamento che, in questo istante, nemmeno pensi possibile. Anzi, ti dirò di più. E’ proprio quando la vita si fa più difficile che avvengono quei piccoli miracoli che ti fanno evolvere, crescere e diventare una persona migliore, molto di più di quanto non si sia mai stati.

Immagina di essere una barca in mezzo al mare in balia delle onde. La riva è lontana e sai che farai una enorme fatica a raggiungerla. Ma hai solo due scelte. Morire inghiottito dai cavalloni oppure salvarti la vita arrivando sul bagnasciuga. Cosa scegli di fare? Ecco… Fallo adesso e fallo in tutti i campi della tua vita. Meriti di più che morire da solo in mezzo al mare. Sii l’artefice del tuo destino. Puoi diventare tutto ciò che vuoi e ottenere dalla vita tutto ciò che desideri. Senza nessuna restrizione. Basta volerlo e lavorare sodo per conquistarlo.

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I tre passi per una nuova vita

La nostra esistenza ci mette davanti numerosi ostacoli e superarli a volte è davvero arduo. Eppure esiste un modo per affrontarli in maniera positiva e per superarli con il sorriso sulle labbra. Ti spiego come.

Ti sei mai trovato in una situazione in cui ti sei chiesto “perché proprio a me?”.

Di solito ce lo domandiamo quando succede qualcosa che noi consideriamo “negativo”: la rottura di un fidanzamento o di un matrimonio, un problema con un genitore o con un figlio, una discussione con il capo o con un collega… In molti di questi casi si finisce con il lamentarsi per come sarebbero potute/dovute andare le cose e sprechiamo molta della nostra energia nel desiderare che le cose fossero andate in un modo completamente diverso.

Ma quanto è utile? Quanto è proficuo per noi e per la nostra mente, pensare e ripensare a cose che sono già avvenute e che non possono essere cambiate? E’ vero, cinque minuti di frustrazione, rabbia o tristezza sono “umani”, ma ti assicuro che alimentare questi stati per troppo tempo, non solo è inutile ma anche profondamente dannoso per la nostre psiche. Invece di lamentarti, impara ad accettare le cose per come sono e concentrati al cento per cento sul trarre il massimo beneficio da ciò che hai. Il passato è passato e non si può cambiare, ma puoi agire sul tuo presente per modificare al meglio il tuo futuro.

Il primo passo è essere grati, nonostante tutto, per ciò che si ha. Spesso diamo per scontate tantissime cose e ci dimentichiamo di quanto, prima di tutto il resto, la cosa più importante siamo noi e la nostra salute. Sii grato tutti i giorni a ciò che sei e a ciò che hai. Spendi 60 secondi del tuo tempo (cosa sono 60 secondi!?) per ringraziarti, magari  con il sorriso sulle labbra. Ti assicuro che, se lo fai di primo mattino, la tua giornata assumerà un colore decisamente più bello.

Il secondo passo è capire che “tutto capita per un motivo”. Nell’aprile del 2017 decisi di licenziarmi dal posto di lavoro che avevo perché non mi faceva stare bene, solamente tre mesi dopo averlo cambiato per un altro che invece mi dava delle ottime soddisfazioni. Ho pianto per settimane e sprecato numerose energie a rimuginare sul perché e sul come sarebbero potute andare le cose, ma fu solo quando capii che dovevo assumermi la responsabilità di ciò che era successo che le cose iniziarono a cambiare. Da “perché proprio a me?” iniziai a chiedermi “cosa devo imparare da tutta questa storia?”. Sfruttai quell’inciampo per dare un nuovo slancio alla mia vita ed esattamente un anno dopo, nello stesso periodo, festeggiavo dei traguardi che senza quella crisi, non sarebbero mai stati tagliati.

Il terzo passo è diventare delle persone nuove, capaci di guardare ai problemi non più come delle tremende iatture ma come delle grandissime opportunità. Affrontare un’avversità, con la consapevolezza che ci farà acquisire nuove competenze e che ci permetterà di crescere e di evolverci, ci darà anche la spinta necessaria ad affrontare la tempesta con maggiore caparbietà. E’ un po’ come quando ci si mette in viaggio per raggiungere la meta di una vacanza. Anche se il viaggio è lungo e stressante non sentiamo la fatica perché sappiamo che alla meta ci aspetta un soggiorno di pace e relax. Sono sicuro che sapere che alla fine di tutto il percorso ti aspetterà un futuro nuovo e pieno di grandi soddisfazioni, ti darà la carica giusta per attraversare tutte le avversità che ti si pareranno davanti.

Ecco perché ora ti chiedo: quanto tempo vuoi sprecare ancora? Quanta energia vuoi buttare ancora ai quattro venti? E’ arrivato il momento di re-agire e di dare alla tua vita un’altra, entusiasmante, possibilità. Provaci. 

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Perché sono infelice?

Tutti dicono di voler essere felici, eppure pochissime persone riescono a raggiungere quella condizione che il vocabolario definisce come lo stato d’animo di chi ritiene soddisfatti i propri desideri. Sfortuna o paura?

Su consiglio del mio coach, ho iniziato a leggere un meraviglioso libro di Paolo Coelho: Lo Zahir. Questo testo racconta la storia di un uomo che, dopo la scomparsa della moglie (che da un giorno all’altro fugge senza lasciare alcuna traccia di se), intraprende un viaggio dentro se stesso e trascina il lettore negli sconfinati territori dell’interiorità e del sentimento. Una delle frasi del libro che mi ha particolarmente colpito e che mi ha spinto a scrivere questo articolo, è questa:

“Nessuno deve chiedersi mai -perché sono infelice?- In questa domanda alligna il virus della distruzione di tutto. Se ce la poniamo, è perché vorremmo scoprire che cosa ci rende felici. E se ciò che ci rende felici è diverso da quanto stiamo vivendo, o cambiamo radicalmente, oppure ci sentiremo ancora più infelici”

da Lo Zahir di P. Coelho

Ora fermati un secondo e prima di proseguire nella lettura pensa per un attimo alla tua vita. Visualizza la tua famiglia, le tue relazioni affettive, il tuo lavoro. E fai un breve check emotivo. Come ti senti? Che emozione provi?

Quando mi sono posto le stesse domande, qualche mese fa, dentro di me è esplosa una vera e propria bomba. Un fuoco che ha distrutto tutte le mie convinzioni e che mi ha fatto capire che la vita che stavo facendo non era la vita che volevo.

Forse è capitato anche a te. Sei alla guida dell’auto e stai andando a fare una commissione, a prendere un caffè con un amico o semplicemente stai andando a lavoro. Magari hai la radio accesa e la ascolti distrattamente. La velocità dei tuoi pensieri va di pari passo con quella della tua auto. Sono talmente veloci che ad un certo punto non solo ti rendo conto di essere arrivato, ma ti meravigli del fatto che non ricordi ne le canzoni che hai ascoltato ne il tragitto che hai seguito per raggiungere la destinazione. E ti chiedi: “ma come ci sono arrivato fino a qui?”

Siamo presi da così tante cose che viviamo le nostre vite con il pilota automatico ed è solo quando succede qualcosa di enormemente eclatante che ce ne rendiamo conto e che ci facciamo determinate domande. A questo punto le strade sono due.

C’è chi, pur di giustificare tutto il suo percorso, dà tutte le colpe alla sfortuna. Sfortuna per non essere nato nel posto giusto, nella famiglia giusta, di non aver incontrato persone che abbiano creduto in lui, che lo abbiano spronato a fare cose, di aver perso tempo appresso ad amori finiti male e tutta una serie di scuse per mettere a tacere quella voce interiore che grida disperatamente “non stai facendo la vita che avresti voluto vivere”. E chi, come me, dopo un grande esame di coscienza e una bella dose di auto consapevolezza, ha dato tutta la colpa alla paura.

Cresciamo con un certo tipo di formazione ed educazione. La nostra famiglia, la scuola, le persone che frequentiamo, “installano” in noi alcuni “programmi”. Ci modelliamo in base alle cose che ascoltiamo, vediamo e percepiamo e ad un certo punto ci identifichiamo con il “personaggio” che ci siamo creati. Inconsapevolmente diventiamo ciò che gli altri pensano di noi e ci hanno detto di essere. La paura nasce quando, nell’avvertire la discrepanza tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere, non riusciamo ad agire. Rimaniamo fermi, immobili, oserei dire pietrificati, con il terrore di non essere capiti, di deludere chi ci vuole bene e, soprattutto, di restare da soli.

Ma è meglio fare ciò che pensiamo sia giusto per gli altri o fare ciò che riteniamo giusto per noi? E’ più intelligente rimanere ancorati agli errori del passato o navigare con nuovi obiettivi verso i successi del futuro? E soprattutto, è meglio vivere una vita infelice facendo finta di non esserlo oppure iniziare ad esserlo sul serio?

Perché la vita è una sola eh!? Non hai una seconda possibilità.

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