Scopri quali sono i tuoi valori

Quali sono le cose più importanti per te? Cosa vuoi dalla tua vita e cosa fai per ottenerle? Continua a leggere e scopri come iniziare il tuo percorso di crescita personale.

Quando ho deciso di migliorare la mia vita iniziando questo bellissimo viaggio alla scoperta di me e della mia anima, una delle primissime cose che il mio coach mi ha chiesto è stata “cos’era importante per me”. Spesso diciamo o facciamo cose con il pilota automatico inserito, cercando prima di tutto di rispettare l’immagine che gli altri si sono fatti di noi: il bravo padre/marito, la brava madre/moglie, il bravo figlio o la brava figlia. Così facendo ci ingabbiamo in uno schema senza via d’uscita, che ci allontana da ciò che siamo veramente e che ci spinge sempre più lontani da quella che dovrebbe essere l’unica vera meta della nostra vita: la felicità.

Spesso mi capita di sentire che la felicità non esiste. Percepisco una rassegnazione più o meno intensa quando parlo di questa splendida emozione ma osservando i visi delle persone mi rendo conto che, nei loro occhi, sopravvive un barlume di speranza. La verità è che l’infelicità è gratis mentre la felicità ha un prezzo altissimo, e non tutti sono disposti a pagarlo. Ma ricorda: “se non si paga il prezzo della disciplina, si paga il prezzo del rimpianto”. Per quanto tempo ancora vuoi soffrire?

E allora, il primo passo che ti invito a fare è chiederti: “cosa è importante per me?”. Scrivilo (proprio come ho fatto io) e ogni tanto vallo a rileggere. Sarà per te come un faro nella notte ogni volta che ti sentirai smarrito.

Qui sotto troverai una parte delle risposte che mi sono dato io. Prendi spunto o ispirazione da esse e poi scrivi le tue. Se ti va, condividile con me, trovi i miei contatti qui.

LIBERTÀ

Libertà è poter avere tempo per leggere e formarmi. Mi sento libero ogni volta che ho in mano un libro che mi permette di crescere sia personalmente sia spiritualmente, che mi permette di restare sveglio e di non riaddormentarmi o di essere preso in ostaggio e fuorviato dai vari agenti Smith [n.d.r. L’agente Smith è un personaggio della trilogia di Matrix che ricopre il “ruolo” di un “programma” creato allo scopo di eliminare qualsiasi minaccia al sistema]

AMORE

Sono Amore quando dò il buon esempio. Ogni volta che uso parole con una vibrazione “alta” per riequilibrare quelle “basse” degli altri. Ogni volta che non cado in tentazione di cambiare qualcuno e mi “ricordo” di accettarlo con i suoi pregi e i suoi difetti: osservando senza giudizio. Ogni volta che non provo emozioni poco utili e mi ripeto che: “è tutto perfetto così com’è”.

CORAGGIO

Coraggio è fidarsi e affidarsi all’universo. Fidarsi e affidarsi anche quando le cose non vanno così come abbiamo preventivato, perchè la sua energia è infallibile. Attraversare gli eventi con la consapevolezza che tutto ciò che ci accade, ci accade affinché le nostre anime possano maturare ed evolversi. Coraggio è smettere di chiedersi “perchè a me?” e iniziare a domandarsi “cosa devo imparare questa volta?”.

Ora tocca a te. Fai del tuo meglio.

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L’amore è gioia o dolore?

Cresciamo con un concetto dell’amore che molto spesso si scontra con la realtà. Nella teoria è gioioso e felice ma nella pratica è sofferenza e dolore. Continua a leggere e scoprirai il perchè.

Qualche giorno fa ho avuto uno scambio di messaggi molto interessante con un mio caro amico, che dopo la lettura di un libro (di cui vi parlerò più avanti) ci ha tenuto a contattarmi per informarmi sui suoi passi in avanti della sua crescita personale e spirituale.

“Mi sono reso conto di aver idealizzato talmente tanto le persone che mi circondavano e le situazioni che vivevo, da essermi convinto di non esserne all’altezza. E più lo pensavo più mi ritrovavo ad incontrare persone ed eventi che mi schiacciavano e mi soverchiavano. Praticamente ho manifestato all’esterno una realtà che mi desse conferma di ciò che era nel mio interno, focalizzando la mia attenzione su tutti quei dettagli che rafforzassero quella malsana idea di non valere abbastanza. Per fortuna, adesso, ho preso consapevolezza che le persone che raggiungono i propri obiettivi non ci riescono solo e soltanto per meriti puramente intellettuali ma perchè dentro di loro, la self-image (l’immagine di se stessi) è coerente con l’immagine esterna. In pratica: sanno che possono e ci riescono”.

Diventiamo ciò che pensiamo di poter diventare. E questo non avviene a livello razionale ma a livello inconscio. Fino a quando, nella nostra testa (o per meglio dire nel profondo del nostro cuore), ci saranno delle convinzioni limitanti su di noi e sulle nostre capacità, non riusciremo mai a centrare nessun obiettivo. E anche quando ci proveremo, accadrà qualcosa sapientemente orchestrato da noi che ci saboterà e non ci permetterà di farlo. Daremo la colpa all’esterno quando invece la colpa è solamente nostra.

“Il discorso sulla self image per evitare di concentrarsi sugli ostacoli fino a manifestarli, impedendosi di realizzare la propria felicità, vale a maggior ragione nelle relazioni affettive. Se continuo a pensare all’amore in maniera romantica (come ho imparato a vederlo nei film), mi rendo conto di essere sulla strada sbagliata. Non esiste quell’amore li. Se io mi innamoro di quella persona perchè ritengo che sia l’altra metà della mela, la metto su un piedistallo e le conferisco un potere enorme. Potere che prima o poi si ritorcerà contro di me e contro la coppia, perchè anche lei si sentirà sul piedistallo e i suoi comportamenti rifletteranno la sua posizione”.

Effettivamente mi rendo conto che il concetto di Amore, così come ce lo hanno insegnato, è completamente fuorviante. Nel pensiero comune esso si realizza solo quando lo dò e lo ricevo: bisogna essere in due. Quando amo, possiedo l’altra persona, diventa mia e di nessun altro. Così, nel momento in cui decide di lasciami e di andare per la sua strada (cioè nel momento in cui smetto di possederla), l’amore finisce, con tutto lo strascico di sofferenze e dolori che tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo provato. In questa modalità, cedo il mio potere di essere felice all’altro. Ne divento schiavo. E lo schiavo, per definizione, non è mai felice.

Se invece, mi riapproprio di questo potere e prima di provare amore per un altro lo provo prima di tutto per me stesso, entro nella sfera dell’Amore Incondizionato. Amo a prescindere. O se sono solo o se sono in compagnia. Non cedo il mio scettro all’altro e anche se mi abbandona sono felice lo stesso. Anzi, paradossalmente lo sarò di più, perchè la persona che non era felice con me lo è diventata stando con qualcun altro. Quando ti ami in maniera incondizionata e riversi quest’amore intorno a te, niente e nessuno può ferirti o farti male, niente e nessuno può trascinarti giù, perchè non sei più schiavo dell’amore. Sei finalmente libero da qualsiasi catena.

“Mi rendo conto di essere ancora ben lontano dal lasciare andare un vecchio modo di guardare la realtà ma conto di arrivare presto anche io in uno stato di grazia ed imperturbabilità. Non ti nascondo, però, che un po’ mi fa tristezza abbandonare l’idea che un giorno qualcuno arriverà nella mia vita e mi verrà a salvare. Qualcuno che mi dica che tutto ciò che ho passato mi è servito per arrivare a lui e viceversa. Anche se ho capito che l’unica persona che devo veramente incontrare è il me stesso più evoluto. E’ tutto già dentro di me e sta solo a me mettermi in contatto con questa parte”.

Per quando mi riguarda, durante questo percorso che oggi so che non finirà mai, ho avuto parecchi switch, quelli che io chiamo “aperture del cuore”. E’ una fortissima energia che quando si presenta mi permette di capire che sta succedendo qualcosa di grosso a livello animico. Negli ultimi mesi ne ho avute tantissime. E’ un continuo processo di distruzione (di ciò che pensavo di essere) e di ricostruzione (di ciò che sono davvero).

Oggi posso dire che il mio concetto di Amore è sicuramente diverso rispetto a quello di qualche anno fa. Non so se sono ancora arrivato a provare Amore Incondizionato ma di sicuro non lo guardo più come una forma di possesso. Oggi so che è tutto perfetto così com’è. Mi fido e mi affido all’universo e so che, anche se sul mio cammino dovessi incontrare una persona con la quale fare un pezzo di strada insieme e dovessi poi lasciarla andare, va bene. Quando arrivi alla consapevolezza che la tua anima vuole solo la tua felicità e ti mette davanti tutte le situazioni più utili alla tua evoluzione, accetti tutto, anche quello che pensi non sia giusto per te.

Non possiamo decidere se, da un evento, usciremo vincitori o vinti. Possiamo solo decidere che in qualsiasi modo andrà, sarà giusto e perfetto per noi. E in quel preciso momento, nella nostre vite, non ci sarà più spazio per nessuna sofferenza.

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Come ottenere una felicità incondizionata

Anche se non lo ammettiamo mai a noi stessi, la cerchiamo ogni giorno, qualsiasi cosa diciamo, pensiamo o facciamo. Il primo passo è riconoscerlo e in questo articolo ti spiego come.

Ogni volta che cerchiamo un partner, un amico, un lavoro, un hobby, un luogo in cui andarsi a divertire o un posto in cui andare a passare le vacanze, stiamo cercando di raggiungere la felicità. Eppure non conosco nessuna persona che sia riuscita a toccare con mano quest’emozione tanto agognata quanto sfuggevole consegnando tutto il potere agli eventi esterni.

Al contrario, vedo tanta sofferenza. Persone che si lamentano continuamente della propria vita: tristi, arrabbiate, deluse e impaurite. Il partner che ci lascia, l’amico che ci tradisce, il datore di lavoro che ci rimprovera, il traffico, il clima etc… C’è sempre qualcosa che non va ed è sempre colpa di qualcuno o di qualcosa che non dipende direttamente da noi. Qualcuno o qualcosa su cui non abbiamo potere e che non possiamo cambiare.

“Soffriamo perchè non vediamo la realtà”

Salvatore Brizzi – “Officina Alkemica”

La verità è che noi non siamo capaci di vedere la realtà per com’è davvero. Pensiamo che ciò che percepiamo del mondo esterno sia “oggettivo” e uguale per tutti, e fino a quando continueremo a credere a questa bugia, non riusciremo mai ad abbracciare a lungo ne la felicità ne qualsiasi altra emozione positiva. Soffriremo ogni volta che penseremo che qualcuno ci ha fatto un torto e saremo schiavi di tutti gli avvenimenti della nostra vita. Saremo sempre vittime della tristezza quando il partner ci lascia, della delusione quando un nostro amico ci tradisce, della paura quando il nostro datore di lavoro minaccia di licenziarci e della rabbia ogni volta che le cose non vanno come vogliamo.

“Noi abbiamo il pieno potere di decidere della nostra gioia quotidiana indipendentemente da ciò che ci accade”

Salvatore Brizzi – “Officina Alkemica”

Ora, quante possibilità abbiamo di essere felici se deleghiamo agli altri un potere che dovrebbe essere solo nostro? Quante possibilità abbiamo di raggiungere questa splendida emozione se la leghiamo mani e piedi alla volubilità di un’altra persona o alla indecifrabilità di qualsiasi evento esterno a noi? La risposta è: NESSUNA! Niente e nessuno, al di fuori di noi, potrà donarci questo meraviglioso stato di innamoramento verso il mondo in generale e la nostra vita in particolare. Fino a quando saremo convinti che la nostra felicità può essere raggiunta cambiando le persone o le cose che ci circondano, saremo condannati a cercarla in eterno.

“Fortunatamente, la causa della nostra felicità non deriva dall’esterno”

Salvatore Brizzi – “Officina Alkemica”

Possiamo essere felici adesso, in questo preciso momento e senza nessuna condizione esterna favorevole. E lo possiamo fare solo quando iniziamo a guardare la realtà con occhi nuovi: quelli dell’anima. Quando spegniamo la voce nella nostra testa che ci dice cosa è giusto e cosa è sbagliato, che divide ciò che dobbiamo fare da ciò che vogliamo fare e iniziamo ad ascoltare quella del nostro cuore che, invece, vuole solo il nostro bene. Possiamo smettere di soffrire adesso, in questo preciso momento, mettendo fine a quella lotta interiore che ci portiamo dentro tutti i giorni: una guerra tra ciò che vuole la personalità (che chiamiamo “io”) e ciò che desidera l’anima (che chiamiamo “intuito”).

“L’innamoramento, la ricchezza, la sicurezza, sono qualità che possono essere sviluppate attraverso un percorso di crescita personale e spirituale, evitando così di continuare ad elemosinarle da persone e circostanze esterne a noi”

Salvatore Brizzi – “Officina Alkemica”

Siamo noi gli unici creatori della nostra realtà.

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I 5 passi della crescita spirituale

Si può vivere in armonia con se stessi e con gli altri? La risposta è si e in questo articolo ti spiego qual è il percorso da fare per tagliare vittoriosamente il traguardo.

Iniziare un percorso di crescita spirituale è un passo importante nella vita di molte persone. Ci sono molte ragioni per cui qualcuno può desiderare di intraprendere un percorso di questo tipo, come la ricerca di un senso di scopo, la curiosità verso le pratiche spirituali, la necessità di affrontare problemi personali o la ricerca di una connessione con qualcosa di più grande di sé.

Il primo passo è comprendere che si tratta di un viaggio personale e unico, che non ha una destinazione definita o una formula magica da seguire. Non esiste una “ricetta” universale per la crescita spirituale e ognuno deve trovare il proprio modo di muoversi in questa direzione.

Il secondo passo è dedicare del tempo per riflettere e meditare sulla propria vita. Ciò può significare trovare un posto tranquillo in cui ci si senta a proprio agio, spegnere il telefono e osservare semplicemente i propri pensieri. La meditazione può aiutare a sviluppare la consapevolezza di sé e a comprendere meglio le proprie emozioni.

Il terzo passo è essere aperti alle diverse pratiche spirituali e alle filosofie di vita. Ci sono molte tradizioni spirituali, come la meditazione, la preghiera, lo yoga, la lettura di testi sacri, l’astrologia, la pratica della gratitudine e molte altre ancora. Ognuna di queste pratiche può offrire una prospettiva unica sulla vita e sulla propria crescita spirituale.

Il quarto passo è sviluppare un’attitudine positiva. Questo significa cercare di trovare il lato positivo delle situazioni, concentrarsi sulle opportunità piuttosto che sui problemi e cercare di vedere il meglio negli altri. Essere positivi può aiutare a ridurre lo stress e ad aumentare la felicità e il benessere.

Infine, il quinto passo è fare scelte consapevoli che rispecchino i propri valori spirituali. Ciò può significare prendersi cura del proprio corpo e della propria mente, scegliere relazioni sane e positive, scegliere cibi nutrienti e sostenibili e fare del bene agli altri attraverso azioni di volontariato o di carità.

In sintesi, iniziare un percorso di crescita spirituale richiede tempo, dedizione e apertura mentale. Non c’è un unico modo giusto per farlo, ma attraverso la meditazione, l’esplorazione di diverse pratiche spirituali, una mentalità positiva e scelte consapevoli, è possibile avvicinarsi alla propria crescita spirituale in modo significativo.

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Come smettere di posporre la propria vita

In questo articolo ti spiego perchè procrastinare gli eventi è deleterio per te e per chi ti sta accanto e, soprattutto, ti indico come fare per smettere di farlo. Continua a leggere.

Perchè ti sei svegliato stamattina? Qual è il motivo che ti spinge tutti i giorni a lasciare le comodità di letto e cuscino? E soprattutto, è un piacere o una costrizione?

La maggior parte delle persone non se lo è mai chiesto. Gli essere umani si limitano ad aprire gli occhi, si trascinano fuori dalle lenzuola con apatia, perché devono andare a scuola, a lavoro, devono fare qualcosa o devono essere responsabili per qualcuno. Se ne avessi la possibilità, sono sicuro, rimarresti a letto a dormire, schiacciando ripetutamente il tasto “posponi” della tua vita.

Senza accorgercene, in realtà, lo facciamo molto più spesso di quanto tu non immagini. Ogni volta che scegliamo di rinviare qualcosa che per noi è importante, che pensiamo di non essere capaci o, ancora peggio, meritevoli di un determinato traguardo, finiamo con il rassegnarci alla mediocrità alla quale si accontenta il resto del mondo. Ed è una cosa che non ci fa stare bene. Perché dentro di noi sappiamo che abbiamo delle grandi potenzialità, tuttavia ci sentiamo in trappola e non sappiamo come poterci liberare.

Quando ho iniziato il percorso di crescita personale con il mio coach, dentro di me avevo la stessa sensazione. Sapevo che potevo fare molto di più, che potevo avere molto di più, eppure ero bloccato, fermo, immobile, senza il coraggio per andare avanti e buttarmi. Non avevo idea di cosa fosse a tenermi ancorato alla mia vecchia vita, che mi rendeva felice si, ma in una maniera troppo effimera. E non potevo più utilizzare il tasto “posponi”. Lo avevo premuto così tante volte che si era consumato. Così mi sono dato da fare.

Ogni volta che premiamo quel tasto maledetto ciò che stiamo facendo veramente è procrastinare la nostra vita, resisterle. E’ come se ne avessimo paura, come se non avessimo voglia di viverla, o per lo meno di viverla al massimo delle nostre potenzialità. Per molti è colpa del lavoro. Molto spesso si finisce con l’accontentarsi di uno stipendio “sicuro” anziché creare da zero quello dei propri sogni. Per altri è colpa dell’amore. Alcune persone si incastrano in relazioni tossiche perché non si vogliono bene e colmano quel vuoto con qualcuno che purtroppo, con loro non c’entra assolutamente niente.

E pure ti assicuro che se smetti di schiacciare quel tasto, se inizi a svegliarti con l’intenzione di cambiare la tua vita, con la giusta passione e con uno scopo ben preciso, potrai entrare anche tu in quella piccola percentuale di persone con una mentalità vincente. Puoi fare in modo che la tua vita sia così bella da non vedere l’ora di alzarti al mattino per viverla pienamente. E non c’è giorno migliore di oggi per iniziare questo cambiamento. Agisci, adesso.

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Se vuoi che la tua vita migliori, migliora prima te stesso

L’unico modo per vivere la vita che desideri è iniziare a fare qualcosa per te stesso. Mettersi al primo posto è il primo passo. Il resto te lo spiego qui.

Quando capisci che stai facendo una vita piena di cose materiali e vuota di quelle spirituali, ti rendi conto che tutto quello che compri è soltanto un modo per riempire la propria mediocrità e per distogliere lo sguardo dalla sofferenza che ti porti dentro. Riconoscerlo è davvero fondamentale ma da solo non basta per poter iniziare una nuova vita. 

Il passo successivo è quello di fare qualcosa di concreto per dare a se stessi una direzione diversa, che ti porti su nuove strade e che ti permetta di raggiungere nuovi obiettivi. Non domani, non lunedì, non il prossimo mese, ma adesso. Quando decidiamo di “aspettare il momento giusto” non stiamo facendo altro che procrastinare la data di inizio di questo nuovo percorso e lo stiamo facendo prevalentemente per due motivi: o perché abbiamo paura di fallire o perché abbiamo paura di riuscire.

Per innalzare la propria persona, per raggiungere realmente un successo personale o professionale, devi essere pronto ad impegnarti, a fare qualcosa di nuovo tutti i giorni, ad acquisire nuove competenze e a diventare sempre più responsabile e consapevole di te stesso. Ti senti pronto? La tua vita può cambiare solo quando capirai che la mediocrità in cui vivi non fa per te, quando ti renderai conto che “oggi” è sempre il giorno più importante, quando deciderai che è il “momento presente”, il “qui ed ora”, l’unico tempo che vale la pena di vivere, quando con tutte le tue forze agirai per diventare la persona che meriti di essere e non quella che gli altri hanno stabilito per te.

Quando parlo di “mediocrità” non intendo il modo in cui ti paragoni agli altri ma all’inattività nell’impegno a crescere e a migliorare te stesso giorno dopo giorno, con dedizione e costanza. Tutti abbiamo sperimentato il rimpianto e la sofferenza che si trascina dietro. Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo guardati indietro e abbiamo pensato che se avessimo fatto di più avremmo avuto di più. Quando decidiamo di non agire, ci stiamo condannando da soli ad un futuro fatto di mediocrità e rimpianti. E sono sicuro che non è nei tuoi desideri.

La bruciante verità è che se non decidi di cambiare adesso, la tua vita resterà ferma al palo, immobile. Se non migliori tu, non lo farà nemmeno la tua vita. Inizia ad investire una piccola parte del tuo tempo nell’automiglioramento e vedrai che nel giro di poco tempo, il mondo tornerà nuovamente a sorriderti. Basta scuse. Basta rimpianti. Agire ti permetterà finalmente di avere una vita di successo. Una vita in cui sarai tu a decidere cosa fare, quando farlo e con chi farlo. Una vita a dir poco straordinaria.

Robin Sharma scrive: “una delle cose più tristi della vita è arrivare alla fine e guardarsi alle spalle con rimpianto, sapendo che avremmo potuto essere, fare e avere molto di più”.

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Come iniziare un percorso di cambiamento individuale

Prima di vivere una vita spettacolare, devi diventare una persona spettacolare. E per farlo devi investire un po’ del tuo tempo per crescere sia umanamente sia spiritualmente. Ecco come.

Marco Martone è uno dei miei mentori, con lui ho fatto numerosi corsi e intrapreso il percorso per diventare un Mental Coach. Una delle sue frasi più ricorrenti è che “il livello di successo che otteniamo è sempre commisurato al livello di sviluppo personale che abbiamo raggiunto”. Il successo è qualcosa che viene attratto da noi solo quando diventiamo persone capaci di poterlo fare. In altre parole, se prima non aumento le mie competenze, se prima non abbatto le mie convinzioni limitanti e ne costruisco di nuove più produttive e potenzianti, non potrò mai raggiungere quello “stato di grazia” che mi farà alzare dal letto felice e pimpante.

Il problema principale è che tutti vogliono una vita di successo, al lavoro, nelle finanze e negli affetti, in amore come in amicizia, ma pochi ci investono del tempo per poterla ottenere. Prima di tutto perché a volte non si sa nemmeno da dove cominciare e poi perché nessuno ritiene indispensabile essere una persona da 10 per avere una vita da 10. Il processo inverso non è possibile. Non ottengo una vita di successo se prima non sono diventato la persona che quel successo lo può ottenere e sostenere. Non è un regalo. E’ una conquista.

Molti ci hanno provato senza prima fare questo percorso, hanno fallito e hanno pensato che non ne sono capaci. Si sono arresi e hanno rinunciato. Ma io ti dico che la vita spettacolare che pensi di meritare è lì alla tua portata, pronta per essere presa e vissuta, devi solo sviluppare prima te stesso, diventare quella persona capace non più di cercare il successo ma di attrarlo a se.

Molti altri, invece, non ci hanno nemmeno mai provato. La natura umana porta le persone a pensare che “poi le cose si aggiusteranno e tutto andrà come deve andare” auto-giustificandosi a non fare niente per migliorare se stessi e la propria vita. Un atteggiamento tipico di chi procrastina continuamente le cose più o meno importanti, finendo con il rimpiangere tutto ciò che non ha fatto e dando la colpa agli eventi esterni che non gli hanno permesso di raggiungere i suoi obiettivi. Una volta in un libro ho letto che “una delle cose più tristi della vita è arrivare alla fine e guardarsi alle spalle con rimpianto, sapendo che avremmo potuto essere, fare e avere molto di più”.

E’ ciò che fai oggi a determinare ciò che sarai in futuro e anche un piccolo passo, una mezz’ora al giorno dedicata al tuo obiettivo è sempre meglio che restare fermi senza far nulla. Il tempo passerà lo stesso e tra un anno potresti ritrovarti in due posizioni: dove ti trovi adesso o qualche passo più avanti.

Sei proprio sicuro di voler restare dove sei?

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Dimmi con chi esci e ti dirò chi sei!

Happy overjoyed business team celebrate corporate victory in their office

Ti piacerebbe diventare la versione migliore di te? E allora è arrivato il momento di provarci. Continua a leggere e scoprirai come.

Il mio coach dice sempre ognuno di noi tende a diventare simile alla media delle cinque persone con cui trascorre la maggior parte del suo tempo. Gli “amici” che ti scegli e con cui condividi la tua vita, rappresentano quindi il fattore più importate nel determinare la persona che sei o che diventerai.

Se, per esempio, ti circondi di persone che non amano fare attività fisica, si divertono solamente quando escono a mangiare o a bere e magari si lamentano per qualsiasi cosa, molto probabilmente o sei già così pure tu o ci diventerai ben presto. Al contrario, invece, cerca di passare il tuo tempo con persone a cui piace fare sport, che oltre al cibo hanno anche altri interessi, come le passeggiate, la lettura, il cinema, e che soprattutto siano persone “positive”, capaci di guardare la vita con gli occhi della “possibilità” e non della sciagura.

E questo è vero per qualsiasi area della tua vita: la salute, la forma fisica, la felicità, il successo. In giro vedo tante persone che cercano costantemente di migliorare uno o più di questi aspetti ma continuano ad essere trascinati verso il fondo da chi le circonda.

Ti è mai capitato di avere a che fare con qualcuno che crea dieci problemi per ogni possibile soluzione? Queste sono persone da evitare a tutti i costi. Sono facili da riconoscere, perché ogni volta che parli o esponi un’idea o un progetto, esordiscono con frasi tipo: “si, bello, ma…”, “mhhh… il problema è che…”, “ma se poi dovesse accadere che…”, “sei sicuro che…”. Frasi che però, bada bene, non ti suggeriscono davvero qualcosa di importante per aiutarti a migliorare ma che evidenziano solo problemi sulla tua idea o sul tuo progetto. Ovviamente la situazione si complica maggiormente se queste persone non ce le siamo scelte noi ma ci sono state affidate “dall’universo”. Alcune volte i nostri parenti più stretti possono essere davvero un grande guaio.

La cosa che ti posso dire è che bisogna essere molto forti e cercare di passare quanto meno tempo possibile con chi non ti incoraggia a diventare la persona migliore che potresti essere. Cerca persone che credono in te, che ti stimano e che ti possono aiutare ad evolvere. E se non ci riesci da solo, rivolgiti ad un Mental Coach che ti possa aiutare.

E’ risaputo che mediocrità richiama mediocrità. Non lasciare che le paure, i dubbi, le incertezze e le convinzioni limitanti di qualcun altro possano limitare, a sua volta, te stesso. Non te lo meriti. Prendi l’impegno costante di frequentare chi aggiunge valore alla tua vita e chi ti sprona a diventare la versione migliore di te. E se proprio non ci riesci, sono qui apposta per darti una mano. Provaci.

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Le due doti fondamentali per avere successo

Il successo richiede due doti che sono alla portata di tutti. Scopriamole insieme e capiamo come usarle al meglio.

Non si può essere persone di successo se non siamo anche consapevoli e responsabili. Quando parlo di successo spero di non evocare in te, immagini di case pazzesche, viaggi costosi e jet privati. Per “persone di successo” infatti, intendo dire “persone capaci di far accadere le cose”, non più traghettati nel mare oscuro del fato ma dalla nostra ferrea volontà.

La prima cosa è la consapevolezza. Essere coscienti dei propri pensieri e delle proprie azioni, sapere perfettamente cosa si dice e cosa si fa, essere presenti a se stessi in qualsiasi momento, senza farsi condizionare dalle proprie convinzioni limitanti o da quelle degli altri.

La seconda è sicuramente la responsabilità. Tutte le persone di successo sono responsabili, cioè abili a rispondere delle proprie azioni sapendone spiegare le ragioni e accettandone le conseguenze. Tutti i risultati positivi che otteniamo nella vita sono il frutto di questo senso ed esso ci ha permesso di progredire, migliorare e raggiungere vette altresì irraggiungibili.  Il problema nasce dal fatto che ne io ne te lo abbiamo mai chiesto. E’ una cosa che, anzi, abbiamo sempre rifuggito. Ti dico qualcosa di nuovo se ti domando “hai mangiato le verdure?; Hai fatto i compiti?; Hai lavato i denti?”. Impostaci dagli adulti, siamo cresciuti resistendo continuamente alla responsabilità delle nostre azioni, sviluppandone, piano piano, una sorta di avversione. Così siamo finiti nel far crescere dentro di noi degli atteggiamenti davvero deleteri (come la pigrizia) e imparando a scaricarli costantemente fuori di noi.

Ecco perché da adulti consapevoli è giunto il momento di prendere coscienza di tutto ciò e fare un primo passo verso il cambiamento, facendo crescere dentro di se questo senso di responsabilità. Per tutte le volte che hai fallito, che non sei riuscito a centrare il tuo obiettivo, che hai abbandonato il viaggio prima ancora di arrivare a destinazione, dando la colpa a qualcun altro o a qualche evento esterno, è arrivato il momento di cambiare le cose.

Quando lavoravo in palestra, capitava spesso che una persona che iniziava il suo percorso, si faceva accompagnare da un familiare o da un amico. Era quello che io chiamavo “compagno di responsabilità”. Lo “usavano” come sprono: nel caso qualche giorno avessero avuto la motivazione sotto i piedi, l’altra persona lo avrebbe risollevato e “costretto” all’allenamento. Se all’inizio non sei sicuro della tua consapevolezza e della tua responsabilità puoi fare così, oppure puoi rivolgerti ad un professionista come un Personal Trainer o un Mental Coach. Queste due figure, la prima nel campo delle attività motorie e la seconda in quello della vita quotidiana, ti aiuteranno con delle tecniche specifiche, ad aumentare la tua consapevolezza e a cambiare la tua opinione sulla responsabilità.

Provaci adesso!

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Più disciplina, più gioia

Pensiamo che essere disciplinati sia un qualcosa di estremamente gravoso, ma se invece ti dicessi che può aiutarti ad essere più felice? Continua a leggere e scopri come.

Anche se non è cosi ovvio, uno dei fattori che rende la vita delle persone sicuramente al di sotto delle loro potenzialità è l’attitudine a isolare gli eventi. Pensiamo che ogni cosa che facciamo e ogni azione che compiamo, sia completamente scollegata da tutto il resto. Io per primo, per esempio, pensavo che saltare un allenamento, procrastinare un progetto o mangiare schifezze, fosse solo un modo per prendermi una pausa momentanea dalla mia vita e che avrei recuperato non appena sarebbe stato possibile. Ma ho dovuto imparare a mie spese che non è così.

Tutte le azioni che compiamo, qualsiasi esse siano, sono tutte direttamente collegate da un filo sottile ed invisibile e le conseguenze positive o negative sono a dir poco monumentali perché anche il più piccolo dei nostri pensieri, ogni minuscola azione, determina il nostro futuro. Chi vogliamo diventare, infatti, è frutto di ciò che facciamo adesso e ogni volta che scegliamo la strada più facile al posto di quella giusta, stiamo dicendo al nostro inconscio che non siamo capaci di decidere quello che è meglio per noi.

Come dice Peter Voogd: “la disciplina crea lo stile di vita”. Ecco perché ogni volta che scegliamo volontariamente quello che è più giusto per noi, per la persona che vogliamo essere e diventare, stiamo sviluppando quel regolamento interno che ci servirà ad ottenere tutti i risultati che vogliamo. Quando decidiamo di procrastinare qualcosa non stiamo solamente rinviando quell’evento ma stiamo programmando il nostro inconscio a ripetere quello schema anche in altre occasioni, all’infinito. E’ come se gli stessimo dicendo: “non c’è nulla di male a non fare quello che ci siamo prefissati” insegnandogli a farlo di nuovo e di nuovo ancora, diligente come un treno sui suoi binari. Pensiamo che tutto sia slegato, che i nostri pensieri visibili siano completamente isolati da quelli che non possiamo percepire. Eppure sono lì e li alimentiamo tutti i giorni, ogni volta che scegliamo la strada più facile a quella più giusta per noi. 

Se vuoi diventare una persona migliore, devi smettere di dare la colpa al mondo esterno, alle persone che ti circondano o che non vogliono che tu possa brillare più di loro, perché ogni volta che lo fai, ti stai semplicemente auto-sabotando.

Come dice Hal Elrod: “ricordate sempre che chi state diventando è molto più importante di ciò che state facendo, e che, tuttavia, è ciò che state facendo a determinare chi state diventando”.

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