Come ricomporre la tua vita in frantumi

Ho pubblicato questo post, qualche giorno fa, sul mio profilo Facebook ed è per questo motivo che lo ripropongo qui, a imperitura memoria, perché è stato il viaggio più bello della mia vita.

Sono sicuro che anche voi, come me, vi siete trovati nella situazione di voler spiegare a qualcuno che vi sta a cuore, le emozioni che state provando. Si fa molta fatica a razionalizzare qualcosa che razionale non è, eppure il desiderio di rendervi partecipi e di infondervi lo stesso stato di gioia, tranquillità e pace che sto provando io in questo momento, mi spinge a provarci lo stesso. 

Non avrei mai pensato di dire sono felice di “essermi rotto”, di “essermi frantumato in mille pezzi”, di “essermi visto esploso” davanti a me e di potermi guardare così. Pensavo che crollare fosse sintomo di debolezza, un male insopportabile da evitare a tutti i costi. E invece ho scoperto che è il più bel regalo che potessi mai desiderare perché quando riesci a vederti “in frantumi” puoi vedere tutto quello che normalmente non vedi. 

Vedere il me stesso a pezzi è stato a dir poco meraviglioso e il silenzio in cui l’ho osservato mi ha aiutato a distinguerne meglio le forme. I pezzi più grandi erano le cose più belle di me, quelle che nutro tutti i giorni, di cui vado fiero e faccio vedere a tutti. Quelli più piccoli, invece, erano le cose di cui ho paura, di cui ho vergogna, quelle che non voglio sentire e vedere, quelle che metto sotto al tappeto, quelle che nascondo a me stesso e agli altri.

Non è stato facile sentirsi così. La sensazione di riuscire a riconoscere i tuoi punti di forza e quelli di debolezza si è mescolata a quella di non sapere più chi sei e cosa vuoi. “Io sono così… Io mi conosco… Non è colpa mia… Non ho tempo” sono frasi che non ti puoi più dire, sono bugie che non ti puoi più raccontare, quando diventa tutto così chiaro e nitido.

Marco (Martone) e Cinzia (Scimia) [i miei coach] mi hanno regalato i biglietti per un bellissimo viaggio, insieme a persone che come me, avevano la voglia e la necessità di rompersi e ricostruirsi, di parlarsi con parole mai sentite prima, di ascoltarsi attraverso quelle degli altri, di vedersi con occhi nuovi e da angolature e prospettive mai provate prima. 

Ora, tornato a casa, tocca a me iniziare il gioco. Tocca a me capire come ricostruirmi, come mettere insieme il complicato ma affascinante puzzle che ognuno di noi è. Tocca a me trovare un nuovo equilibrio, un nuovo modo di vivere la mia vita. Tocca me e soltanto a me, darmi la possibilità di essere una persona migliore, perché quando ti rompi e ti fai in mille pezzi capisci che sei molto di più di quello che pensi di essere e che puoi avere molto di più di quello che pensi di meritare.

Ecco perché ho deciso di aiutare gli altri a fare il mio stesso viaggio: essere liberi di essere felici. Crea la tua nuova vita, cambia le tue abitudini, amati per tutto il bello che hai dentro e che ancora non vedi e non senti. #ProgettaLaTuaVita adesso.

Grato, per sempre. 

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