Pensiamo che essere disciplinati sia un qualcosa di estremamente gravoso, ma se invece ti dicessi che può aiutarti ad essere più felice? Continua a leggere e scopri come.
Anche se non è cosi ovvio, uno dei fattori che rende la vita delle persone sicuramente al di sotto delle loro potenzialità è l’attitudine a isolare gli eventi. Pensiamo che ogni cosa che facciamo e ogni azione che compiamo, sia completamente scollegata da tutto il resto. Io per primo, per esempio, pensavo che saltare un allenamento, procrastinare un progetto o mangiare schifezze, fosse solo un modo per prendermi una pausa momentanea dalla mia vita e che avrei recuperato non appena sarebbe stato possibile. Ma ho dovuto imparare a mie spese che non è così.
Tutte le azioni che compiamo, qualsiasi esse siano, sono tutte direttamente collegate da un filo sottile ed invisibile e le conseguenze positive o negative sono a dir poco monumentali perché anche il più piccolo dei nostri pensieri, ogni minuscola azione, determina il nostro futuro. Chi vogliamo diventare, infatti, è frutto di ciò che facciamo adesso e ogni volta che scegliamo la strada più facile al posto di quella giusta, stiamo dicendo al nostro inconscio che non siamo capaci di decidere quello che è meglio per noi.
Come dice Peter Voogd: “la disciplina crea lo stile di vita”. Ecco perché ogni volta che scegliamo volontariamente quello che è più giusto per noi, per la persona che vogliamo essere e diventare, stiamo sviluppando quel regolamento interno che ci servirà ad ottenere tutti i risultati che vogliamo. Quando decidiamo di procrastinare qualcosa non stiamo solamente rinviando quell’evento ma stiamo programmando il nostro inconscio a ripetere quello schema anche in altre occasioni, all’infinito. E’ come se gli stessimo dicendo: “non c’è nulla di male a non fare quello che ci siamo prefissati” insegnandogli a farlo di nuovo e di nuovo ancora, diligente come un treno sui suoi binari. Pensiamo che tutto sia slegato, che i nostri pensieri visibili siano completamente isolati da quelli che non possiamo percepire. Eppure sono lì e li alimentiamo tutti i giorni, ogni volta che scegliamo la strada più facile a quella più giusta per noi.
Se vuoi diventare una persona migliore, devi smettere di dare la colpa al mondo esterno, alle persone che ti circondano o che non vogliono che tu possa brillare più di loro, perché ogni volta che lo fai, ti stai semplicemente auto-sabotando.
Come dice Hal Elrod: “ricordate sempre che chi state diventando è molto più importante di ciò che state facendo, e che, tuttavia, è ciò che state facendo a determinare chi state diventando”.
